É vero, raccontare é un gioco e io, lo ammetto, amo molto giocare. Il gioco mi ha sempre tentato: ma in questo momento il gioco che più mi tenta é quello del Rovescio. E gli altri giochi che esso si porta appresso, naturalmente. Perché ci sono svariati giochi in questo libro, tutto sta nel lasciarsi tentare. Ma quello che importa é che tutte le sue variazioni, tutte le sorprese, i rischi e le audacie aprono strade che si dirigono verso un obiettivo finale, verso l'individuazione di un'unitá contraddittoria. Inquietano e allarmano. Seducono. Sono illuminazioni che portano alla scoperta più profonda o più sottile, e che ci possono lasciare davanti a una bicicletta - personaggio che, carico di passato e di mistero, attraversa I pomeriggi del sabato - oppure condurci sull'orlo di un volto esorcizzato: un buco ritagliato in una fotografia.